martedì 16 aprile 2013

Cosa bolle in libreria ad aprile

Sinbad torna a casa
Sándor Márai
Adelphi


Sindbad era lo pseudonimo sotto il quale si celava il narratore ungherese Gyula Krúdy (1878-1933), personaggio leggendario della bohème budapestina, celebre autore di centinaia di novelle e romanzi. Márai lo considerava suo maestro, e lo amò a tal punto che non solo gli dedicò un gran numero di scritti e citazioni sparse, ma ne fece anche il protagonista di questo libro. Dove, in una mattina di maggio, Sindbad esce dalla sua abitazione nel sobborgo di Óbuda con l'intenzione, una volta tanto, di tornare presto e provvisto di denaro e regali per la figlia e la moglie, la donna che «aveva introdotto nella vita di Sindbad, che stava diventando vecchio, tutto ciò che per cinquantacinque anni il marinaio aveva cercato invano nei locali dei caffè, delle stanze riservate ai giocatori di carte, delle bettole impregnate dell’odore di salnitro». Ma dopo aver ceduto alla tentazione di salire su una carrozza pubblica, i buoni propositi cominciano impercettibilmente a svaporare, perché «nell’ondeggiamento a molle rotte di quelle vecchie carrozze a due cavalli di Pest c’era ancora qualcosa che ricordava il ritmo fluttuante e oscillante dell’altra vita», il mondo dell’Ungheria di un tempo. E come in sogno, lasciandosi scivolare in una morbida flânerie, Sindbad rivisita quel mondo scomparso vagabondando e indugiando nei luoghi che ancora ne conservano le tracce: dal bagno turco, dove «Occidente e Oriente si confondevano nella nebbia bollente», ai caffè, a uno di quei ristoranti dove ancora si avverte, «nel profumo dello spezzatino e nell’acidulo odore di birra», la sensazione di vita che pervade l’ungherese allorché legge i grandi poeti nazionali. Per imboccare infine la via di casa solo verso l’alba – prendendo congedo, forse per sempre, da quella città dove tutto pareva dimezzato, «come se il piccone del tempo avesse demolito l’edificio nobile e prestigioso del passato».


Maltempo
Mariolina Venezia
Einaudi

Il pm Imma Tataranni non sopporta le chiacchiere, l'intuito femminile e il punto G. Un po' Giovanna d'Arco, molto don Chisciotte, si aggira per la Basilicata in tacco dodici, intemperante piú che mai, indagando su un caso che potrebbe far tremare il governo o rovinarle la carriera. Nei parchi naturali sventrati dalle compagnie petrolifere, fra maghe contadine e tramonti western, eccola in prima linea, alle prese con un marito meno sbadato di quel che sembra, un appuntato troppo attraente, una figlia, e un dubbio che la arrovella: come mai fra i calanchi vaga qualcuno che dovrebbe essere morto? 


Il bacio del brigante
Franco Limardi
Mondadori

Per lungo tempo Michele Pastorelli è stato il brigante più temuto dell'intera Maremma: re della macchia veniva chiamato e la sua pistola non conosceva rivali. Poi, vittima di un tradimento, per lui si sono aperte le porte della prigione: due estenuanti anni di isolamento, in cui il vecchio bandito ha alimentato, giorno dopo giorno, la sua sete di vendetta. Adesso che è finalmente fuori e il suo nome ricomincia a far tremare i boschi e i paesi del Viterbese, il governo decide di affidare la sua cattura al maggiore Carlo Alberto Carcano. Chi meglio di lui, abituato a missioni anche più delicate per conto del ministero della Guerra, potrebbe affrontare i nuovi fatti di sangue che stanno turbando l'opinione pubblica? La strada che l'ufficiale decide di intraprendere è singolare e non priva di ostacoli: mettersi in contatto con Luciano Fiorilli, l'ex braccio destro di Pastorelli, e riuscire ad avvicinare, tramite lui, il Re tornato in libertà. Allettato dalla speranza di un futuro migliore per sé e soprattutto per la moglie e i due figli, Fiorilli, che vive un'esistenza difficile e costellata di rimpianti, accetta la proposta, mettendo così a repentaglio la precaria tranquillità conquistata grazie alla protezione del potente conte Sarzani.


Il tessitore di vite
Titti Marrone
Mondadori

Napoli, un'estate di luce accecante. Massimo è un antropologo, da poco separato dalla moglie, che predica a se stesso una cupa misoginia ma non disdegna le grazie delle sue studentesse. Caterina insegna sociologia all'università e si divide tra una figlia che le somiglia al punto da ripetere i suoi stessi errori, una vecchia madre da assistere e il desiderio di sentirsi finalmente affrancata da un'esistenza che non le ha risparmiato alcuna asprezza. Lia, personalità travolgente ed energia contagiosa, continua a tentare di fare la giornalista in prima linea, ma deve lottare per tener viva la passione per il suo lavoro in una realtà che più grigia non potrebbe essere. Miranda è alle prese con la gravidanza inattesa della giovanissima figlia e con un segreto che la scava nell'anima come una maledizione. E Pietro, che invece vive al Nord, sotto l'aspetto di manager impeccabile, padre affettuoso e marito devoto, nasconde una doppia vita inconfessabile. Nulla unisce, all'apparenza, queste cinque persone ormai nella loro piena maturità. Eppure c'è un uomo, Riccardo, che con la pazienza di un tessitore silenzioso cerca di costruire tra loro un sotterraneo tessuto connettivo che gli consenta di rivelare a tutti un segreto. Con quali parole potrà svelare loro la verità di cui è venuto suo malgrado a conoscenza? Come reagiranno? Ha diritto di sconvolgere vite ormai consolidate e compiute?


Come una bomba a mano sul cuore
Marco Cubeddu
Mondadori

Alessandro Spera, il più famoso scrittore italiano, è scomparso da dieci anni. Nessuno ha sue notizie dal giorno in cui ha fatto irruzione al matrimonio del suo grande amore Mallory InWonderland con il surfista australiano Toby Paramore, trucidando brutalmente gli sposi e tutti gli invitati. Ma il suo decennale silenzio è rotto da un pacco che arriva nelle mani del celebre avvocato V.V. Contiene quello che tutto il mondo stava aspettando: la confessione di Spera. Però, ammonisce lo scrittore, per capire le ragioni che lo hanno spinto al folle gesto noto al pubblico come "il massacro di Barcellona" bisogna sciogliere tutta l'intricata matassa di fili e storie che lo ha portato in quella chiesa catalana armato di un mitra e di un machete. Il lettore si trova immerso in un'autobiografia esagerata e rocambolesca che ripercorre la vita dissoluta di Spera, narratore inattendibile e irresistibile, dalle prime esperienze sessuali alla scuola materna ai mesi trascorsi nelle fila della Legione Straniera, dalle performance come pornoattore e gigolò del demimonde torinese fino agli anni del successo hollywoodiano. Sempre all'ombra di un amore maledetto e disperato. Per Mallory, la sua "Mel". Morbida, spensierata, esplosiva. L'amore della sua vita. La sua bomba a mano sul cuore. Sostenuto da una prosa scintillante e ironica, piena di riferimenti letterari e pop, quello di Marco Cubeddu è un esordio dissacrante, capace di alternare i registri con una maestria sorprendente da parte di un autore venticinquenne. Pagine che mescolano il romanzo di formazione a quello picaresco e raccontano una grande storia d'amore e morte, mentre i grandi avvenimenti della nostra epoca si intrecciano con le vicende personali del protagonista: il G8 di Genova, l'11 settembre, il terribile incidente alla fabbrica torinese della Thyssenkrupp cui Spera si trova ad assistere come pompiere.


Cronache di piccoli miracoli
Darcie Chan
Nord

L’istante più bello della sua vita. Così Mary McAllister ricorda la prima volta in cui ha varcato la soglia della grande casa di marmo in cima alla collina di Mill River. Era il giorno del suo matrimonio e, tra le braccia di Patrick, il giovane più ricco e affascinante della città, Mary si era sentita al sicuro, protetta. Ancora non sapeva che l’animo di Patrick era nero come la notte e che quella casa sarebbe diventata la sua prigione. Sono passati sessant’anni dalla morte del marito, eppure Mary non riesce a dimenticarlo e ha ancora paura di lui, del suo carattere violento, dei suoi eccessi. In realtà, Mary ha paura di tutto e di tutti e vive come una reclusa, oggetto di chiacchiere e di congetture da parte degli abitanti di Mill River. L’unico suo contatto con l’esterno è padre Michael O’Brien, arrivato in quella tranquilla cittadina poco prima del matrimonio di Mary e vincolato a lei da una singolare promessa. Col tempo, padre O’Brien è diventato gli occhi e le orecchie di Mary; è l’unico a conoscere la vera storia della donna e, soprattutto, i numerosi segreti che la legano a ciascun abitante di Mill River. Segreti che adesso stanno per essere rivelati.


La matematica delle bionde
Federica Brunini
Giunti

Tubino nero e ballerine: che si tratti di un evento o di una serata romantica, è questa la divisa che indossa Camilla Casteldiani, giornalista di gossip trentenne un po’ frustrata. Il suo mito è Audrey Hepburn, icona di eleganza, di cui sta scrivendo la biografia. Ma quando, invece del ritratto di Audrey che le serve per la copertina del libro, le viene recapitato quello di Marilyn Monroe, la vita di Camilla subisce un brusco e inatteso cambiamento di stile. Soprattutto quando la bionda più bionda del pianeta inizia a parlare, a sorseggiare champagne con la mano guantata e a elargire consigli tutt’altro che richiesti. Dapprima la giornalista si indispettisce, ma poi, mentre piange sconsolata per la fine della relazione con Cris, non può che accettare l’aiuto della diva. E la terapia d’urto di Marilyn ha l’effetto di un vero tornado: dal guardaroba, tutto da rifare, dal trucco e dal colore dei capelli, tutti da rivedere, all’abc per diventare sexy e conquistare un uomo al primo appuntamento. Tra un enigmatico Mr. G che appare e scompare nella sua posta elettronica e un cavaliere misterioso che la salva da una situazione a dir poco imbarazzante, Camilla dovrà imparare a tirar fuori la bionda che è in lei.


Pepsy road
John Lanchester
Mondadori


A quarant'anni, Roger Yount può dirsi un privilegiato, lavora ai piani alti della City, vive nel lusso, e ha fatto quel che si dice un bel matrimonio. Il super-bonus su cui conta (roba da un milione di sterline) può anche sembrare un'esagerazione, ma tra seconde case, bambinaie, costosi fine settimana comincia a essere quasi una necessità. Smitty è l'ultimo bad boy dell'arte contemporanea, un simpatico mascalzone e artista concettuale che ama le provocazioni, cercando di mantenersi in equilibrio tra successo e anonimato. Una celebrità senza volto, ciò che è forse la sua opera d'arte più riuscita. Ha una nonna, Petunia Howe, che lo adora, un'arzilla vecchietta di ottant'anni che difende intrepida la sua proprietà e la sua indipendenza. Freddy Kamo è il nuovo prodigio del calcio mondiale, un giovane e già viziatissimo africano catapultato dalla sua capanna nel Senegal in uno dei più lussuosi appartamenti di Pepys Road. Ma ci sono anche i Kamal, i pachistani del negozio all'angolo, teatro di una guerra in famiglia fra integrazione e tradizione. E Quentina, l'ausiliaria del traffico che semina il panico nelle vie dei ricchi dopo aver messo a punto un lucroso sistema per arrotondare lo stipendio. E Zbigniew, l'immigrato polacco che sta restaurando casa Yount, dove lo chiamano Bogdan perché il suo nome è troppo difficile da pronunciare. Che cosa hanno in comune tutti costoro? Pepys Road, la strada in cui abitano o lavorano, l'esclusiva via di Londra che da popolare è diventata trendy, ambita dalle nuove classi.


La prigioniera del silenzio
Valeria Montaldi
Rizzoli

Venezia 1327. Giulia Bondimier, unica erede di un'antica casata, da mesi sta mettendo in pericolo il buon nome della famiglia: ha scelto come amante segreto Samuel Macalia, figlio di un famoso setaiolo ebreo. Quando rimane incinta, la severa zia Agnese decide che Giulia deve essere allontanata da Venezia e il nascituro affidato a qualcuno che non conosca l'identità della madre. Sorte analoga a quella di Nicoletta, un'umile popolana, anche lei in attesa di un bambino, conseguenza sventurata di uno stupro. I loro figli nascono lontani da occhi indiscreti, e sono tre, perché Giulia ha avuto due gemelli, un maschio e una femmina. Diciotto anni dopo, quando i ragazzi sono cresciuti ignorando le loro origini, Giulia, divenuta badessa, dovrà dare fondo a tutte le sue risorse per ripristinare l'ordine naturale delle cose e contrastare i crudeli scherzi del destino.


Un uomo molto cattivo
Giuseppe di Piazza
Rizzoli

Sari De Luca, capo della più grande casa editrice del Paese, conduce una vita agiata in equilibrio tra una prima moglie, una seconda moglie ben rifatta dal chirurgo plastico, un'amante giovane di cui è perdutamente innamorato, e molti affari. Finché un pomeriggio, a Barcellona, Cosa Nostra rapisce la sua ragazza. È il modo scelto dai boss per metterlo alla prova, per capire se possono fidarsi di lui – milanese di crescita ma palermitano di sangue discendente da un'importante famiglia di mafia quasi estinta. Il manager sta al gioco, si presta alle richieste dei boss, e ottiene il rilascio della donna che, una volta libera, vuole scoprire la verità. Ma il capomafia che ha ordinato il suo sequestro, un uomo molto cattivo, non glielo perdona. Da questo momento scatta in Sari la voglia di vendetta: e ha pochissime ore per compierla. Un noir che si svolge in sette giorni di una torrida estate milanese.

fonte: www.qlibri.it

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