mercoledì 12 giugno 2013

Cosa bolle in libreria a giugno

La morte si muove nel buio
Luigi De Pascalis
Mondadori

Impossibile non innamorarsi di Benvenuto Cellini, spaccone e nobile, violento e generoso, straordinario investigatore, genio all'opera. Agosto 1527. Roma è caduta sotto l'assalto delle truppe imperiali di Carlo V, composte da soldati spagnoli e italiani e da mercenari tedeschi, i terribili lanzichenecchi. Da tre mesi il papa, Clemente VII, è prigioniero nelle sue stanze di Castel Sant'Angelo. Al suo fianco - prigionieri anch'essi - cardinali, funzionari di palazzo, dignitari e un giovane artista toscano: Benvenuto Cellini, "bombardiere a castello, musico alla corte del papa e orafo con il sogno di diventare scultore". Cervello fino e testa calda, Benvenuto è bloccato a Roma a coniare monete per il papa, che non lo lascia partire per l'amata Firenze dove, nel frattempo, nuovi tumulti minacciano la sua famiglia. Finché una notte il cardinal Rangoni, vescovo di Modena, viene trovato morto nelle sue stanze di Castel Sant'Angelo. E non si tratta di morte naturale. Il suo assassino si è mosso nel buio, invisibile e letale. Probabilmente ha ucciso anche Barbaro, il segretario del cardinale, e, nella fuga, ha trucidato due soldati spagnoli di ronda, gli unici possibili testimoni. Le indagini vengono affidate a Sebastian Schertlin, ufficiale tedesco con fama di invincibile e spietato guerriero. Ma il papa non si fida e obbliga Benvenuto a intraprendere un'inchiesta parallela. Non corre buon sangue tra Schertlin e Cellini, divisi proprio da quello che hanno in comune: il temperamento fiero e attaccabrighe, l'intelligenza viva, l'abilità nella lotta e con le armi e, soprattutto, l'amore per Lozana, meravigliosa cortigiana andalusa. Li attende un mistero che dalla corte papale si estende agli intrighi della politica internazionale e ai sotterranei di Roma, città parallela, fatta di cunicoli segreti, condotti fognari e antiche rovine, popolata di personaggi strani e pericolosi, forse mortali. Per venire a capo della vicenda, i due improbabili detective dovrebbero mettere da parte la loro rivalità, ma ci riusciranno?

Goddess - Il destino della dea
Josephine Angelini
Giunti

Dopo aver accidentalmente liberato l'intero pantheon della mitologia greca dall'esilio sull'Olimpo, Helen deve riuscire a imprigionare di nuovo tutti gli dei senza scatenare una guerra che avrebbe esiti catastrofici. Ma l'ira divina è violenta e travolgente, ed Helen si trova a combattere con un nemico incredibilmente pericoloso. Ora è forte, conscia della sua vera natura e dei suoi doni particolari. I suoi poteri sono aumentati ma si è accresciuta anche la distanza fra lei e i suoi amici di sempre. Da quando un oracolo ha rivelato che nella sua cerchia di conoscenze si nasconde un traditore, tutti i sospetti ricadono sul bellissimo Orion. Helen, combattuta fra l'amore per Orion e quello per Lucas, dovrà fare delle scelte cruciali per evitare lo scontro finale fra dei e mortali. Il destino di Helen si sta per compiere. Solo una dea potrà sorgere per salvare il mondo. È scritto nelle stelle.

Nel gelo della notte
Knut Faldbakken
Giunti

Nella lussuosa magione di Villa Skogly una coppia, marito e moglie, viene trovata morta. Apparentemente non si tratta di omicidio ma di una tragica fatalità, un incidente, che ha coinvolto una delle famiglie più in vista della cittadina norvegese di Hamar. A fare chiarezza sul caso è chiamata la brillante detective Anita Hegg, fidanzata del commissario Valmann. Con sempre maggiore inquietudine Anita scopre che il compagno le nasconde qualcosa sul suo passato e sul legame, un tempo molto stretto ma poi interrotto bruscamente, con la famiglia delle vittime. Ma gli sviluppi delle indagini svelano scenari insospettabili: la rispettabile e virtuosa famiglia ha nascosto per anni il suo vero volto. Nel frattempo il commissario sta investigando sul macabro ritrovamento di un cadavere nei pressi di Hamar: il corpo è rimasto nel bosco per tutto l’inverno e la Scientifica adesso ha grosse difficoltà a identificarlo. Valmann è convinto che ci sia un nesso con quello che è successo a Villa Skogly e per scoprirlo dovrà affrontare una volta per tutte i fantasmi del suo passato.

Non lasciarmi andare
Jessica Sorensen
Newton Compton

Ella e Micha si conoscono da quando erano bambini, sono cresciuti insieme e sotto gli occhi l’uno dell’altra sono diventati un uomo e una donna. Finché una tragica notte di otto mesi fa è accaduto qualcosa di irreversibile, ed Ella ha deciso di scappare all’università e lasciarsi tutto alle spalle. E così, da giovane ribelle e senza limiti, ha deciso di diventare una ragazza perbene, una di quelle che eseguono gli ordini senza discutere e tengono i sentimenti sottochiave. Ma sono arrivate le vacanze estive e l’unico posto dove tornare è casa sua. Ella trema all’idea che tutto lo sforzo che ha fatto per mettere a tacere i suoi impulsi più veri e seppellire i suoi bollenti spiriti sia stato vano. Con Micha nel raggio di pochi metri si sente davvero vulnerabile. Lui è sexy, intelligente e sicuro di sé, conosce di Ella anche i segreti più oscuri e inconfessabili e ha deciso che farà qualunque cosa sia necessaria per averla. E così l’eccitazione, le parole e gli occhi magnetici di Micha scateneranno nella ingenua e inesperta Ella sensazioni mai provate prima, istinti difficili da frenare.

I ragazzi Burgess
Elizabeth Strout
Fazi

I ragazzi Burgess, come vengono chiamati Jim, Bob e Susan, sono nati a Shirley Falls, nel Maine, e sono cresciuti in una piccola casa gialla in cima a una collina, in un angolo di continente appartato. Da adulti si sono allontanati, ognuno a scacciare il ricordo di un antico dramma familiare mai spento. Lassù è rimasta solo Susan, mentre gli altri due vivono a Brooklyn, New York. Nei Burgess si possono scorgere tre anime distinte e tanto diverse che è quasi impensabile immaginarli nella stessa foto di famiglia. Eppure, quando inizia questa storia, Susan chiama e chiede aiuto proprio a Bob e Jim: suo figlio, loro nipote, è nei guai. E allora non solo i tre fratelli sono costretti a riavvicinarsi, a dividere la preoccupazione e a tentare di ricomporre un trauma che alimenta ogni minima increspatura della loro intimità, ma sono anche travolti da una rivoluzione privata che implica, per tutti, il progetto di una nuova vita.

Sepolta nel buio
Lisa Unger
Giunti

È una tiepida mattina autunnale nella tranquilla cittadina di The Hollows e l’ex detective Jones Cooper, tormentato dal ricordo di un evento spaventoso che lo ha segnato per sempre, riceve una visita inaspettata: Eloise Mont­gomery, la medium del paese, vede qualcosa di inquietante nel suo futuro, l’immagine di una ragazzina che rischia di annegare nel fiume. A The Hollows è tornato anche il quarantenne Michael Holt: vuole far luce sulla misteriosa scomparsa della madre, svanita nel nulla anni prima. Ma cosa si nasconde nella storia di Michael e nel suo morboso legame con la donna? E perché Willow, l’inquieta adolescente appena arrivata da Manhattan, lo sorprende mentre scava una buca nel folto dei boschi che circondano la cittadina? Qual è il mistero che lega queste vite?

La macchina dei corpi
Warren Ellis
Longanesi

Il detective John Tallow ha appena assistito alla morte del suo compagno di pattuglia, ucciso da un inquilino impazzito sulle scale di un fatiscente condominio di Manhattan. La tentazione di mollare tutto è forte, ma Tallow non può cedere, non ora, perché in quello stesso palazzo ha fatto una scoperta tanto casuale quanto sconvolgente: un appartamento blindato e sospetto. All’interno, decine e decine di armi: sulle pareti, sul soffitto, sul pavimento... E basta un primo esame balistico per svelare una verità ancora più inquietante: ognuna di quelle armi è collegata a un delitto irrisolto. La scoperta di Tallow, nel giorno peggiore della sua carriera, costringe i colleghi a riaprire tutti quei casi, peggiorando ulteriormente la sua reputazione nel distretto. Ma dietro l’ostilità che il detective sente montargli intorno, dietro gli ostacoli che gli impediscono di portare avanti l’indagine, Tallow sente che c’è dell’altro. Qualcosa che lo spinge a cercare di risolvere l’enigma che si nasconde dietro quelle armi e che a poco a poco lo avvicina a un mondo in cui la nuova Manhattan e quella antica, con i suoi villaggi, i sentieri, le foreste, si sovrappongono come in una dissolvenza cinematografica. Un mondo in cui le ambizioni di alcuni degli uomini più potenti di New York incrociano le trame di un individuo misterioso, metodico e visionario che si fa chiamare Il cacciatore.

Come l'acqua sul fiore di loto
Hwang Sok Yong
Einaudi

Shim Chong ha solo quindici anni quando viene venduta dal padre vedovo (la madre è morta dandola alla luce) a un mercante cinese che la conduce in Cina per diventare la concubina di un ricco ottuagenario. Durante il viaggio in mare dalla Corea alla Cina, si consuma una cerimonia dopo la quale lei riceve un altro nome (e un'altra vita): diventa Lianhua, Fiore di Loto. Qui viene iniziata ed educata ai codici richiesti dal suo nuovo ruolo, a vestirsi, truccarsi, profumarsi per ricevere (quando la notte è illuminata dalle lanterne rosse) il suo signore: Padron Chen. L'uomo ha ottant'anni e, nonostante l'ardore che lo anima, alla sua morte, che sopraggiunge nel letto della giovane dopo una notte di amore, Fiore di Loto è ancora vergine. Ma per poco. Sarà infatti posseduta contro la sua volontà dal figlio scapestrato del padrone e in cambio verrà da lui condotta a Jinjiang per continuare il suo apprendistato nell'universo delle case da tè, dove le geishe danzano, suonano e cantano e servono gli ospiti che dopo aver giocato a mah jong, a dadi, a carte richiedono i piaceri della carne. Le avventure di Lianhua si svolgono tra terra e mare, in residenze signorili, bordelli, regge e case da tè. Fiore di Loto viaggia da Nanchino a Taiwan a Singapore. Nella sua lunga vita è concubina, prostituta, geisha, moglie (il marito verrà condannato a morte tramite la pratica del seppuku), madre, tenutaria di case di piacere, fino a essere, per un breve periodo, anche una principessa. Chong muore anziana, dopo essersi ritirata in una sorta di eremo insieme alla fedele dama di compagnia e a un monaco, confortata dall'affetto di una ragazza che, in un perfetto movimento circolare, sembra lei da giovane.

Il regno di Op
Paola Natalicchio
Einaudi

Quel che commuove, è prima di tutto l'intelligenza. Poi l'energia che accende ogni giorno, l'illogica allegria che può infilarsi anche nei momenti piú neri. Paola Natalicchio ci consegna il diario limpido e luminoso della sua lotta con il drago, raccontando una cosa semplice: l'ospedale è un posto dove si continua a vivere. A essere madri, a essere bambini. E dove si può guarire. «Mio figlio ha due anni e una cicatrice sul cuore. Non è una metafora, mio figlio questa cicatrice ce l'ha davvero. Sono tre punti disposti a triangolo. Su quel triangolo, fino al giugno scorso, era appoggiato il suo cvc. Cvc è una parola che le madri non dovrebbero imparare mai. È una coda di plastica azzurra, cucita sul petto dei bambini che devono fare chemioterapia. A mio figlio questa codina blu è spuntata che aveva compiuto due mesi da poco».

fonte: www.qlibri.it

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