domenica 23 giugno 2013

P.D. James - Morte a Pemberley

Autore: P.D. James
Titolo: Morte a Pemberley
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Pagine: 345
Anno di pubblicazione: 2013
Formato: Cartaceo ed Ebook
Prezzo: 18,50 oppure 9,99
Ratings:  ☆  

Trama:
Inghilterra, 1803. Sono passati sei anni da quando Elizabeth e Darcy hanno iniziato la loro vita insieme nella splendida tenuta di Pemberley. Elizabeth è felice del suo ruolo di padrona di casa ed è madre di due bellissimi bambini. La sorella maggiore Jane, cui lei è legatissima, vive nelle vicinanze insieme al marito Charles, vecchio amico di Darcy, e il suo adorato padre, Mr Bennet, va spesso a farle visita. Ma in una fredda e piovosa serata d'ottobre, mentre fervono gli ultimi preparativi per il grande ballo d'autunno che si terrà il giorno successivo, l'universo tranquillo e ordinato di Pemberley viene scosso all'improvviso dalla comparsa di Lydia, la sorella minore di Elizabeth e Jane. In preda a una crisi isterica la giovane donna urla che suo marito, l'ambiguo e disonesto Wickham, non gradito a Pemberley per la sua condotta immorale, è appena stato ucciso proprio lì, nel bosco della tenuta. Di colpo, l'ombra pesante e cupa del delitto offusca l'eleganza e l'armonia di Pemberley, e i protagonisti si ritrovano loro malgrado coinvolti in una vicenda dai contorni drammatici.


"Se si fosse trattato di un romanzo, il più brillante dei narratori sarebbe 
stato capace di rendere credibile che l'orgoglio fosse vinto 
e il pregiudizio superato in un tempo così breve?"


Recensione:
Se tutti i sequels ispirati ai grandi classici del passato fossero come questo, non ci sarebbe più bisogno di lamentarsi. Darcy non è un vampiro. Elizabeth non è una cacciatrice di zombie. Jane e Bingley sono ben lontani dall'incarnare le inclinazioni sessuali di Mr. Grey e Ana Steele. Possiamo tirare un sospiro di sollievo... Orgoglio e Pregiudizio è salvo! La storia si presenta semplice, ma davvero molto carina. Lizzie, ormai perfettamente calata nel ruolo di signora Darcy, è alle prese con l'organizzazione di una festa danzante ideata dalla madre di Darcy e che si ripete ogni anno a Pemberley. A pochi giorni dall'evento però, accade qualcosa: Lydia, la sorella più superficiale delle giovani Bennet, si presenta a casa Darcy visibilmente sconvolta, gridando che suo marito, George Wickham, è stato ucciso nel bosco. 

In realtà non è Wickham ad essere stato ucciso, ma il colonnello Martin Denny, e Wickham piuttosto pare essere il colpevole della morte. In quanto magistrato, ma soprattutto fratello, Darcy si trova nella posizione di dover per forza aiutare il recidivo, che di mettere la testa a posto non ne vuole sapere, ma che in questo particolare caso sembra essere davvero innocente. Una lettura tutto sommato piacevole, fine a sé stessa, e senza pretese. Ho apprezzato lo stile dell'autrice, che richiama la narrazione elegante ma ipnotica della Austen: è così, infatti, che andrebbero scritti i sequels secondo me. Non bisogna cercare di eguagliare a tutti i costi l'originale – sarebbe impossibile – ma non bisogna nemmeno pretendere di poter essere troppo moderni in una storia ambientata in un altro secolo. Allo stesso tempo, la natura dei personaggi deve rimanere la stessa: i buoni restano buoni e i cattivi restano cattivi. Non facciamo rivoltare troppe povere anime letterarie nella tomba. Brava P.D. James!

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